Vivere le proprie passioni

In memoria di Reto Compagnoni

Ci incontrammo la prima volta alla scuola di parapendio, durante la formazione per diventare piloti di volo libero. Frequentammo le lezioni pratiche spesso insieme, tranne nei periodi dove eri impegnato da vent’anni ad insegnare gli sport sulla neve per la Scuola svizzera di sci a St. Moritz, con Jessica, la tua dolce metà. A fine primavera e d’estate invece, lavorando come monitore di diverse attività sportive, fra cui la canoa, al Centro sportivo nazionale della gioventù a Tenero, avevi più tempo per dedicarti al volo.

Ottenemmo il brevetto tutti assieme nello stesso periodo. Sin dai voli di formazione si vedeva la tua bravura nel pilotare la vela. Con molto rispetto e tanta curiosità, iniziammo poi a interpretare le termiche sopra Cimetta. Pazientemente prendemmo confidenza e fiducia con l’elemento aria e con l’attrezzatura.

Durante le risalite in vetta, parlavamo spesso delle tracce pubblicate su xcontest, del materiale più all’avanguardia, ci davamo consigli, fantasticavamo sulle rotte che avremmo potuto affrontare, analizzavamo la situazione meteo in base ai vari bollettini e ci affidavamo al “Window System”. Insomma, ci preparavamo alla giornata dedicata alla nostra passione più grande. Staccare i piedi da terra ed intraprendere un’avventura insieme o in solitaria. Imparavamo dai piloti più esperti e li seguivamo timidamente per scoprire il pianeta Terra da un’altra prospettiva. Sognavamo sin dalla scuola di partire un giorno per dei voli lunghi e lontani, sorvolare posti mai visti, che solo pochi hanno l’occasione di vedere dall’alto. Con questo sogno nel cassetto, a poco a poco si creò l’amicizia e scoprimmo a vicenda storie di vita vissuta. Ci raccontasti in modo molto discreto della tua vita, del tuo splendido viaggio e l’esperienza in Nuova Zelanda, della tua vita in Engadina e a Tenero.

Ricordiamo come se fosse stata ieri, la prima traversata dal Madone al Salmone, salire in termica, alzarsi sempre più alti nel cielo, e ripartire per raggiungere un altro luogo tutto da scoprire.

Quante belle missions!! Giravamo insieme le termiche, ridendo e sbraitando “Jiiiiihaaaa”, come dei cavalli in volo! Reto, tu fosti il primo della compagnia a chiamarci “cavallo/cavalla”. Si, proprio così, sopra le cime, lassù nell’immenso cielo, galoppavamo forte e ci divertivamo un mondo! Ricorreva l’anno 2014. La sera dopo il volo poi, birra in compagnia, racconto della giornata e delle condizioni in volo. Oppure ci inviavamo un messaggio in cui leggevamo che l’altro era atterrato bene e raccontavamo l’esperienza vissuta, con tanto di documentazione fotografica. Bei tempi!

Al decollo, ognuno è consapevole di ciò che potrà portare la giornata e dei rischi in cui si possono incombere nello sport del volo di distanza. Ma questo rischio residuo… purtroppo non può mai essere escluso. Siamo tuttora increduli della tua dipartita. Eri un pilota esperto, prudente e responsabile. Ciononostante è successo…

La tua passione forse più grande ti ha strappato dalla vita a soli 34 anni quel fatidico 25 luglio. Eri pronto a grandi cambiamenti, stabilirti in Ticino per tutto l’anno, goderti i momenti con tua moglie e i tuoi splendidi figlioletti Ethien e Yara. Lascerai un ricordo profondo in tutti noi, sei stato un esempio di vita. La tua umiltà, la tua simpatia, la tua perseveranza, rimarranno impresse nelle nostre menti, le tue opere stampate nel nostro animo, per sempre nei nostri cuori.

Buon volo Wuolly! Fly high in the Sky, cura e guida dall’alto dei cieli i tuoi cari.

I tuoi amici di avventure volanti